lunedì 22 settembre 2014

Dieta Mediatica

L'eccessiva informazione può far male?
E' possibile che una persona inglobi dentro di sé tutte le informazioni (perlopiù negative) che arrivano dai tg, dai giornali, dalle news online, dalla tv in generale?

Quante di queste informazioni mi servono per "andare avanti" o per fare qualcosa di utile per me e per gli altri?

Come fa chi non ha accesso ad internet, chi non ha una tv, chi non sa nemmeno cosa sia una notizia che non provenga dal suo stesso villaggio?

Stamattina stavo leggendo un po' di articoli su EfficaceMente e sono tornata, per l'ennesima volta, quasi come fosse un richiamo, sull'articolo che riguarda la Dieta Mediatica.

Vorrei provare a farla, con alcuni piccoli accorgimenti:


  1. A Twitter non rinuncio, spesso lo uso solo per leggere qualche aforisma simpatico, male non mi fa.
  2. Discorso Facebook. Limiterò l'uso alle pagine che mi interessano, pochi minuti al giorno. Mi spiego meglio: ho creato delle liste di interessi in cui sono racchiuse le pagine che seguo. Ci sono un paio di liste che mi interessa seguire, quella che ho soprannominato "Bio-Wellness-Green", e quella del "Do it yourself", oltre al gruppo del Corso di Laurea che mi serve per tenere il passo con i frequentanti. Sarà difficile, ma cercherò onestamente di limitarmi a quello, poi magari potrò anche collegarmi un giorno si e uno no, e così via.
  3. Blog di crescita personale ammessi off limits :)
  4. Radio e telefilm preferiti ammessi. Lo so che non "servono" per la mia crescita, ma servono per il mio umore!
Inoltre, a proposito di umore, ho accettato la sfida dei #100happydays che, iniziando da oggi, terminano proprio il 31 dicembre di quest'anno. Lo scopo del gioco è di trovare un motivo al giorno per essere felici e rappresentarlo con una foto su Instagram. Creatività e gratitudine.

:)

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